Dopo averci pensato a lungo e aver riflettuto su questo “progetto”, oggi vorrei parlare di come la psicologia femminile possa essere influenzata dalla mitologia. Per parlare di questo utilizzo il libro della Bolen, che è una psichiatra e analista junghiana.
Detto così ci può sembrare strano: come possono le dee mitiche aiutarci ad analizzare la nostra realtà odierna? Bisogna un po’ abbandonare le resistenze che si possono avere nei confronti di questo tema.
In ogni donna sono presenti dimensioni mitiche. Così come un tempo le donne non si rendevano conto degli effetti che gli stereotipi culturali avevano su di loro, oggi non si rendono conto delle forze interne che le condizionano nelle azioni e nelle scelte di vita. È di queste forze, sotto forma di divinità femminili dell’Antica Grecia, che vorrei parlare nei miei prossimi video.
Questi potenti modelli interni, o archetipi fanno sì che ogni donna sia diversa dall’altra. In una stessa donna possono essere presenti più dee. Più la personalità è complessa, più è probabile che le dee attive nella psiche della donna siano più di una.
Le donne sono influenzate, come detto prima, da forze interne chiamate archetipi, che si possono vedere impersonate dalle divinità femminili greche; e da forze esterne, gli stereotipi (i ruoli ai quali la donna si dovrebbe conformare in base alla società), che rinforzano alcuni modelli di dee a discapito di altri. La donna quindi si trova come in balia di due forze: è mossa dagli archetipi dall’interno e dagli stereotipi culturali dall’esterno.
I miti possono essere uno strumento di comprensione della psicologia femminile. Riporto un esempio significativo per spiegare quale dea è attiva in una donna quando si comporta in un determinato modo. Un giorno entra nello studio della Bolen una donna gelosa e vendicativa: si mostrò in lei subito la furiosa e umiliata Era, dea del matrimonio e moglie di Zeus. Era quando scopriva i tradimenti di Zeus cercava di distruggere “l’altra”. Questa paziente aveva scoperto da poco il tradimento del marito, ed era ossessionata dall’idea dell’altra, l’amante, di cui si voleva vendicare. Come Era, la sua rabbia non era diretta contro il marito, che era stato infedele e le aveva mentito, ma contro l’amante. Alla donna fu molto utile vedere che aveva avuto una reazione come quella di Era. Si rese conto che invece di comportarsi come una Era vendicativa, doveva mettere in discussione la relazione con il marito e i loro problemi.
Come capire quale dea influenza il comportamento di una donna in determinate occasioni? Se il marito parte per una settimana per motivi di lavoro, cosa cucina una donna? Come gestisce la casa? Quando una donna Era o una donna Afrodite (cioè la dea che esercita l’influenza dominante) sono sole in casa e devono cenare da sole, probabilmente mangeranno qualcosa di insignificante e deprimente: del pane magari di qualche giorno con un po’ di formaggio. Quando cucinano per il marito preparano dei pasti prelibati ed elaborati, quando sono sole qualunque cosa c’è in dispensa o in frigo va bene. Per loro è naturale fare quello che piace a lui, al marito. Era lo fa perché è una buona moglie, Afrodite perché cerca di rendersi attraente agli occhi del marito. Ma se la dea che esercita l’influenza è Estia, quando è sola si apparecchierà la tavola e preparerà una cena completa, con la casa in perfetto ordine. Le altre dee potrebbero lasciare la casa in disordine fin quando il marito non torna, la donna Estia invece è per il proprio piacere che porterà a casa fiori freschi che il marito magari non vedrà mai. La sua casa sarà sempre accogliente perché ci vive lei, non perché la rende così per qualcun altro.
Conoscere le divinità femminili aiuta la donna ad avere una migliore conoscenza di sé e dei rapporti interpersonali che stabilisce. Ma aiuta anche gli uomini che vogliono capire meglio le donne.
Quindi nei prossimi video parleremo di dee come immagini interne, come archetipi, e mano a mano vedremo le dee greche una per una e le loro caratteristiche in relazione al femminile.
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