Sono nata, cresciuta e tuttora vivo a L’Aquila, una città particolare che ha subito il terremoto del 6 Aprile 2009.

Penso che vivere l’esperienza del terremoto cambi un po’ la visione della vita, le priorità, fa apprezzare maggiormente le cose, ma soprattutto il rapporto con gli altri.

Nonostante siano passati 10 anni dal terremoto, ancora si respira l’aria di ciò che è successo, ma c’è anche tanta ricostruzione, non solo dei palazzi, delle cose esterne, ma è come se ci fosse un rinnovamento anche della psiche delle persone.

Si potrebbe dire che anche in psicoterapia si decostruisce e si rinnova la personalità, c’è una modificazione, un cambiamento, così come avviene con un evento sismico.

Mi sono laureata alla triennale in Scienze Psicologiche ad ottobre 2009, il terremoto era avvenuto da pochi mesi, ho discusso la mia tesi in tenda, un’esperienza davvero particolare.

Nonostante tutto, ho deciso di rimanere nella mia città, dove ho frequentato anche la Scuola di Specializzazione.

E dove ho il mio studio, dove lavoro come libera professionista, offrendo servizi di consulenza, sostegno psicologico e psicoterapia.

Il mio approccio

Il mio approccio si rifà alla psicologia analitica-archetipica (di Jung e Hillman), che si fonda sullo studio dei processi psichici puri, ovvero le immagini,  che si manifestano tramite emozioni, agiti, sintomi, rappresentazioni e fantasie.

Attraverso archetipi, miti e religioni andremo ad elaborare immagini psichiche allo scopo di avere una maggior consapevolezza psichica. 

Il mio lavoro con i pazienti si esplica tramite l’utilizzo della parola ed il parlare, il racconto e le libere associazioni, stando seduti su una sedia, uno di fronte all’altro.

Il percorso psicoterapeutico è finalizzato a una maggiore conoscenza di se stessi, per guidare il paziente in particolari situazioni di difficoltà del momento della sua vita.

“Rendi cosciente l’inconscio, altrimenti sarà l’inconscio a guidare la tua vita e tu lo chiamerai destino.” C. J. Jung