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Essere mamme durante il Coronavirus

da | Apr 26, 2020

Il Covid-19 ha ormai cambiato le nostre vite e la nostra quotidianità, ci siamo abituati ad una nuova routine, e tra poco, quando con le dovute accortezze potremo riuscire, nulla sarà più come prima.

Il mio pensiero va alle mamme in questo momento: cosa significa essere mamme durante il Coronavirus?

 Mamme che hanno effettivamente stravolto le loro giornate prima del virus: magari c’è chi continua a lavorare in casa, chi continua ad andare a lavoro, chi stava già in casa prima; ma tutte legate ora dall’avere i bambini in casa 24 ore su 24.

È vero, stare tutto il giorno con i nostri bambini ci dà l’opportunità di vederli crescere, ma con il tempo questa condizione può diventare pesante.

 

Mamme che lavorano da casa

 

Anche io sono, oltre ad essere una psicologa, sono una mamma. E vivo in prima persona le difficoltà che tutta questa situazione comporta. Continuo a lavorare per via telematica, ma a volte, spesso, mio figlio viene a bussare alla porta, magari piangendo, perché vuole che apra.

Mi viene in mente un’immagine che girava qualche settimana fa sui social: una mamma al pc e i due bambini legati con lo scotch, come a dire, mentre la mamma lavora l’unico modo per far stare fermi i bambini è legarli. Ovviamente era un’immagine che voleva far ridere; ma se ci riflettiamo è veramente difficile lavorare in smart working con dei bambini in casa.

Ma è difficile anche semplicemente fare le pulizie, cucinare o pensare semplicemente a se stesse. Io una piccola “strategia” con il mio bambino, che è ancora piccolo, ha 2 anni, l’ho adottata. Per quel che si può lo coinvolgo nelle faccende domestiche: per esempio quando stendo lui mi passa le mollette, passo la scopa o l’aspirapolvere e lui mi aiuta, pulisco i vetri e lo fa anche lui. Oppure quando il papà fa la pizza o la pasta fatta in casa a lui piace moltissimo dare una mano.

Le difficoltà che vivono i bambini

Come tutti i genitori, ma anche come professionista, so e percepisco che i bambini, anche in base all’età, stanno vivendo un momento di disagio.  Manca loro la scuola, gli amici, lo sport: semplicemente la loro vita precedente.

Ovviamente a seconda dell’età si rendono più o meno conto di quello che sta succedendo: però tutti soffrono la reclusione. Costretti in casa, i bambini possono avere delle alterazioni dell’umore, sentirsi tristi, piangere o avere degli attacchi di rabbia.

Come detto sopra, non possono vedere gli amichetti, i nonni e gli zii. Magari si annoiano, per chi va a scuola, segue la didattica a distanza. Tutte novità a cui si saranno probabilmente adattati, ma sentono inevitabilmente la mancanza della loro vita pre-virus.

Noi genitori probabilmente ci sentiamo in ansia e in apprensione perché vediamo i nostri figli spaesati e turbati.

 

Facciamo sentire ai nostri bambini che noi siamo lì, cerchiamo di contenere le loro emozioni: loro hanno bisogno di noi e hanno bisogno di vederci sereni.

Vedendo che i loro genitori sono sereni, che trasmettono loro tranquillità, lo saranno anche loro.

 

Mi rendo conto che, per una mamma, anche per un papà, ma per tutti, al di là dei figli, essere sereni oggi è complicato.

Siamo preoccupati per quello che sarà, per il futuro, per il lavoro e per l’economia del nostro paese, ma anche per quella globale.

Anche noi siamo stanchi di essere rinchiusi in casa: anche noi genitori probabilmente siamo stufi di questa nuova routine, abbiamo bisogno di tornare ad una normalità, anche se non sarà, come detto, come prima del Coronavirus.

 

Essere mamma durante il Coronavirus: prendersi degli spazi per se stessa

 

Da mamma a volte anche io mi sento in colpa; quando sento che mi manca letteralmente l’ossigeno, che vorrei una boccata d’aria, che avrei bisogno di un po’ di tempo per me.

 

Perché la maggior parte delle volte non posso stare neanche in bagno in pace, faccio difficoltà a rilassarmi anche solo dentro la doccia. Lo so che le mamme possono capirmi, viviamo tutte questa situazione.

Il mio compagno mi aiuta, anche perché non sta lavorando, ma a volte il mio bimbo vuole stare solo con me.

 

Come professionista dico a me stessa, ma anche alle altre mamme di non sentirsi in colpa: proviamo a ricavarci dei momenti della giornata solo per noi.

Non è facile, ma lo dobbiamo fare per noi stesse, per essere più rilassate e riposate, cosicché anche i nostri bambini ci vedano più tranquille.

 

Non è semplice essere mamme durante il Coronavirus; se possiamo deleghiamo, facciamoci aiutare dal partner: prendiamoci un momento per prendere un caffè virtuale con un’amica, per fare una doccia rilassante o semplicemente per prenderci cura del nostro corpo.

 

Se la casa è un po’ in disordine, se non abbiamo rifatto il letto o caricato la lavatrice, non fa niente, lo faremo domani.

 

Pensiamo al nostro benessere psico-fisico: se cerchiamo di mantenere un equilibrio psicofisico senza farci sopraffare dallo stress, farà bene alla nostra psiche, al nostro corpo, ma anche ai nostri figli e alla serenità di tutta la famiglia.

 

E nei momenti in cui sentiamo di non farcela, in cui avvertiamo la fatica, pensiamo sì, che è tutto difficoltoso, ma abbiamo un grande dono, che sono i nostri figli, che ci trasmettono tanta forza solo con un gesto ed un sorriso, e ci fanno sentire fortunate e amate.

 

Se però, in questo momento ti senti tesa, non riesci ad essere serena, sei preoccupata e senti di aver bisogno di qualcuno che ascolti e accolga le tue difficoltà, mi puoi contattare per una consulenza in studio o on-line.

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