Vivere una gravidanza è un evento particolare ed unico nella vita di una donna e di una coppia. La donna in particolar modo attraversa tanti cambiamenti, sia a livello fisico che psicologico.
Gli ormoni e il corpo che cambia, ma anche i pensieri, le emozioni e le sensazioni che si iniziano ad affollare nella mente della neomamma: come sarà il bimbo? Sarò in grado di accudirlo? Ce la farò?
Come cambierà la nostra vita?
Aspettare un bimbo in questo periodo
Vivere una gravidanza durante una pandemia, come la condizione che stiamo vivendo oggi legata al Coronavirus, è ancora più complesso per le future mamme, che aggiungono alle preoccupazioni che una gravidanza porta inevitabilmente con sé, anche le preoccupazioni per quello che sta succedendo e per quello che sarà.
Io penso che le donne abbiano una grande forza interiore e una grande capacità di far fronte alle difficoltà: se pensiamo al passato, alle guerre, nei momenti di crisi collettivi, i bambini sono sempre nati.
Nella mia professione parlo con donne che adesso aspettano un bimbo: di certo per chi il bimbo l’ha cercato, ma anche per le coppie a cui è capitato, non si pensava di dover vivere una situazione così particolare.
I loro occhi esprimono preoccupazione, ma si vede anche la fierezza di chi, nonostante tutto, sa che ce la farà, non perde la speranza che le cose andranno meglio.
L’esperienza di una mamma in dolce attesa
Parlando proprio con una futura “mamma bis”, che ha già un bimbo di 2 anni, mi diceva che la situazione che stiamo vivendo, costretti in casa, è stata un fulmine a ciel sereno.
Avere un bimbo di 2 anni tutto il giorno in casa è difficoltoso già di per sé, ancor di più quando si aspetta un altro bimbo: ci si sente affaticate, non si ha aiuto da parte dei nonni perché la situazione non lo permette, e magari anche il marito lavora e può aiutare solo in parte.
La mamma mi raccontava che non si sta godendo per niente questa gravidanza: presa dall’altro bimbo che le dà molto da fare, sempre in casa e presa da mille preoccupazioni. Come andrà il parto? Il papà potrà assistere o comunque conoscere il nuovo arrivato? Quando torneremo a casa saremo ancora reclusi?
La situazione in questi giorni va migliorando, si inizia a vedere la luce e un po’ alla volta il nostro Paese comincerà a ripartire. Nulla sarà più come prima, ma è giusto e doveroso che sia così: la nostra salute e la nostra sicurezza vanno tutelate.
Già adesso le nostre abitudini sono profondamente cambiate. Pensiamo alle future mamme: vorrebbero seguire i corsi pre-parto, ma ora non si può “dal vivo”; ho visto che alcune professioniste li svolgono on-line, è un’ottima iniziativa per essere vicine alle mamme anche se distanti.
Quando si va dal ginecologo per la visita di controllo o a fare l’ecografia, o anche per le analisi, si ha paura di avere contatto non solo con le persone, ma si ha anche il timore di essere contaminate dall’ambiente e dalle cose che si potrebbero toccare: nonostante le precauzioni, guanti e mascherina, si ha sempre la paura e la preoccupazione di poter contrarre il virus.
Le future mamme, alcune almeno, hanno il timore e la preoccupazione di dover affrontare tutto da sole, anche quando nascerà il bimbo e di non poter contare sull’aiuto dei nonni, dei parenti e degli amici.
Noi tutti, tutti i miei colleghi professionisti, che in questi giorni si stanno prodigando molto per aiutare la popolazione, abbiamo il dovere morale di dare aiuto e far sentire la vicinanza, per quel che possiamo, non solo alle donne in stato di gravidanza, ma a tutte le persone che vivono una situazione particolare o di difficoltà.
In questi momenti così complessi per il singolo individuo e per tutta la comunità, purtroppo tanta gente approfitta della debolezza altrui, ma tanti, come abbiamo visto, tra cui medici, infermieri e forze dell’ordine, lavorano per aiutare il prossimo e far sì che tutto migliori.
Un nuovo equilibrio in gravidanza nel periodo del Coronavirus
La mamma di cui parlavo sopra, nonostante tutto, si sente positiva, dice di essersi abituata per ora a questa nuova condizione che stiamo vivendo. È infatti la nostra grande capacità di adattamento che ci permette di superare questi momenti così difficili.
Dare alla luce un bambino durante una pandemia è un’esperienza direi unica: come detto con tante angosce e inquietudini; ma questo dovrebbe rendere tutte le mamme e tutti i papà orgogliosi, perché nonostante tutto, nonostante tutte le problematiche, la vita continua, anzi delle nuove vite vengono al mondo, ed è questa la cosa più bella.
Alcuni suggerimenti
Ciò che si può suggerire alle future mamme in gravidanza durante il Coronavirus è di non ascoltare troppe notizie: tutti oggi siamo bombardati dalle notizie dei nuovi contagiati e dei morti; come mi diceva la mamma con cui ho avuto il piacere di parlare, sentire tutte quelle persone che non ci sono più, vedere tutte quelle bare, provoca angoscia.
Le mamme sono connesse emotivamente con il bimbo: è importante che la mamma si ricavi dei momenti tutti per sé, che goda delle sensazioni gradevoli che prova entrando in sintonia con il proprio bimbo. Se la donna è serena e si sente bene ne trae beneficio anche il bimbo che porta in grembo.
La mamma deve prendersi cura della propria mente e del proprio corpo, sapendo che se sente di non potercela fare da sola, di non essere serena, può chiedere aiuto ad un professionista.
E come detto prima, con la consapevolezza che sì viviamo un momento difficile, ma siamo in continuo divenire, in continuo cambiamento. E un giorno racconteremo a chi verrà, ai nostri figli quello che abbiamo vissuto, per far sì che sia un motivo di insegnamento per noi, per loro e per tutti.
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