Nei miei video e nei miei articoli precedenti sto parlando dell’archretipo Artemide, una delle tre dee vergini della mitologia greca, che rappresenta l’indipendenza, l’autonomia e la capacità di prendersi cura di sé di una donna.
In questo articolo parlerò della donna Artemide in alcune fasi della vita; avevo iniziato a parlare di questo aspetto nel mio ultimo video.
L’adolescente Artemide
La ragazza Artemide è competitiva per natura e lo fa con tenacia, coraggio e volontà di vincere. Si spinge fino al limite estremo per raggiungere il suo obiettivo. Può diventare una scout che fa scalate, escursioni, che dorme all’aperto, va a cavallo, o, come Artemide, diventa un’esperta tiratrice con l’arco.
L’adolescente Artemide si riconosce, è la ragazza che ha la passione per i cavalli, che si sente indipendente e ha la tendenza all’esplorazione. Si avventura per i boschi e non ha limiti.
Da ragazza non ama i compromessi rispetto alle sue coetanee, perché non le interessa piacere agli altri e in genere sa ciò che vuole. Però questa sicurezza le si può ritorcere contro: può essere giudicata testarda e cocciuta, priva di femminilità.
Si sente veramente indipendente per la prima volta quando lascia la casa per andare all’università. Se si occupa di politica, si metterà in competizione per un incarico. Se è una sportiva, si allenerà per molte ore al giorno, mostrando la sua forza e la sua grazia, e godendo dello stato di riflessione in cui entra la sua mente durante l’attività che sta svolgendo. Artemide è presente anche nelle sciatrici che trovano d’istinto il percorso giù per una discesa, sempre protese in avanti, tanto fisicamente che psicologicamente, e stimolate dalle difficoltà.
Artemide e il lavoro
La donna Artemide si impegna molto nel lavoro, si sente spronata dalla competizione e spesso non si scoraggia di fronte alle difficoltà. Frequentemente gli interessi di una donna siffatta non portano ad una carriera e non aumentano il conto in banca o la reputazione. A volte l’interesse è così personale e assorbe tanto di quel tempo, che la mancanza di successo e l’isolamento sono addirittura garantiti. Quell’impegno, però, soddisfa la soggettività dell’elemento Artemide che vive in questa donna. L’avvocato delle cause perse, la voce fuori dal coro che nessuno sembra ascoltare sono quasi sicuramente donne Artemide.
La donna Artemide non segue schemi tradizionali, e questo può portare a dei conflitti sia dentro di sé che con gli altri. Il lavoro che le piace fare magari è un lavoro che fino a poco fa le donne non potevano svolgere e, se fosse nata prima del movimento femminista, sarebbe stata forse sconfitta dagli intoppi e dalla mancanza di sostegno che avrebbe potuto rompere il suo spirito Artemide.
Artemide e il rapporto con le donne: la sorellanza
La donna Artemide è solidale con le altre donne. Così come la dea si circondava di ninfe-compagne, anche questa donna considera molto importante l’amicizia con le altre donne. Già dalla scuola elementare ha un’amica del cuore con cui condividere cose importanti della sua vita, e queste amicizie possono durare decenni. Nel mondo del lavoro la donna Artemide si allea con le colleghe, e sostiene i diritti delle donne.
Questo atteggiamento probabilmente è dovuto anche al fatto che la madre le ha permesso di sviluppare consapevolezza e simpatia per il genere femminile. Frequentemente, la donna Artemide ha una madre che ha appoggiato la figlia femminista che per natura, ha tendenze femministe.
Artemide e la sessualità
La donna Artemide può rimanere vergine per tutta la vita, senza esprimere o sviluppare la propria sessualità. Questo modello oggi comunque è insolito, è più probabile che raggiunta l’età adulta la donna abbia avuto delle esperienze sessuali che vengono fatte più come espressione del suo modo di esplorare e fare nuove avventure, e non come modo per relazionarsi ed avvicinarsi all’altro.
Per la donna Artemide i rapporti vengono in secondo piano; questo tipo di donna preferisce dedicarsi maggiormente alla carriera, a un progetto creativo o abbraccia una causa che le sta a cuore. Per lei il sesso è uno sport ricreativo o un’esperienza fisica, più che intimità emotiva.
Artemide e il matrimonio
Negli anni della maturità la donna Artemide in genere è presa dal lavoro o dalle cause che difende, quindi l’idea del matrimonio può essere lontana dalla sua mente. Mettersi con un uomo per la dinamica Artemide non presenta grandi attrattive. Può decidere di convivere senza sposarsi, o magari rimanere nubile. Se si sposa, spesso l’uomo che sceglie è un collega o un avversario. Di solito, nel matrimonio c’è egualità tra i membri della coppia.
Artemide e il rapporto con gli uomini
In genere la donna Artemide è attratta da uomini la cui personalità presenti la tendenza ad attività artistiche, musicali, creative o terapeutiche. In genere la coppia vive il rapporto alla pari, tutti e due sono intellettualmente simili e hanno interessi in comune.
Questa donna è insensibile al fascino di uomini dominatori, non è interessata a uomini che vorrebbero diventare il centro della sua vita. In genere sceglie uomini con cui può condividere attività che le piacciono, magari all’aria aperta, come sciare o correre, e potrebbero essere entrambi dei convinti salutisti.
Il rapporto che instaura la donna Artemide può essere un matrimonio di amicizia, senza sessualità, dove i due partner sono piuttosto migliori amici. Per far sì che nel matrimonio ci sia sessualità è necessario che un’altra dea, Afrodite, eserciti la sua influenza.
All’interno del matrimonio la donna Artemide potrebbe anche entrare in competizione con il partner, ma prima o poi dovranno entrambi imparare a mettere fine a questa competitività che nasce fra loro, da una gara di sci, ad una partita a carte, altrimenti potrebbero rimanere incastrati all’interno di questa dinamica relazionale.
Artemide e i figli
La donna Artemide non si sente realizzata attraverso la gravidanza e l’allattamento di un figlio. Anzi, l’idea di una gravidanza probabilmente non la attira perché a lei piace mantenere una figura atletica e armoniosa. Però, le piacciono i bambini. Se è mamma sa essere una buona madre, come l’orsa, che è il simbolo della dea. È una madre che stimola l’indipendenza, che insegna al suo cucciolo come badare a se stesso, ma che può diventare feroce per difenderlo.
La donna Artemide si sente a suo agio anche con bambini non suoi, perché mette l’energia materna che la contraddistingue a disposizione dei figli degli altri, come fosse una zia.
La madre Artemide non guarda il passato con nostalgia, pensando a quando i suoi figli erano appena nati o ancora completamente dipendenti. Al contrario, non vede l’ora che diventino più autonomi.
Artemide e la mezza età
Se la donna Artemide non ha in sé i tratti di altre dee, tra i trentacinque e i cinquantacinque anni può ritrovarsi in piena crisi. Artemide rispecchia il modello di donna giovane che persegue la meta che ha scelto. Quindi per lei è molto importante perseguire l’obiettivo che ha prestabilito: nella mezza età o è riuscita a realizzare gli obiettivi che si è prefissata, ed è salita abbastanza in alto, o ha fallito.
La mezza età della donna Artemide può anche diventare un tempo di maggior riflessione.
Artemide e la vecchiaia
Anche nella vecchiaia è presente l’attivismo della giovane Artemide, questa donna non si ferma mai, è sempre in movimento.
È la viaggiatrice che esplora paesi stranieri e nuovi progetti. Conserva un feeling con i giovani e una capacità di pensare da giovane, che la preserva dal sentirsi una donna adulta o anziana.
Fonte:
J. S. Bolen
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