Nella mia esperienza professionale mi capita di parlare con donne in gravidanza, magari prossime al parto, che hanno paura di questa esperienza, del travaglio e del parto. Infatti più ci si avvicina alla nascita del proprio bambino e più si iniziano a provare varie emozioni e sensazioni, come ansia e paura per quello che potrebbe succedere e come potrebbe andare. C’è da dire che il dolore delle contrazioni del travaglio è fisiologico. Il nostro corpo, durante il travaglio, rilascia le endorfine, una “droga naturale” che attenua il dolore.
Le donne si potrebbero domandare: andrà tutto bene? Il bimbo starà bene? Proverò dolore, e sarò in grado di sopportarlo? Perderò il controllo?
Tutte domande lecite e normali che quasi ogni donna in gravidanza si pone.
Questo vissuto di ansia e preoccupazione potrebbe essere alimentato dall’ascolto dei racconti che fanno le altre donne: “Io ho fatto 20 ore di travaglio”, “io non ce la facevo più!”.
Paura del parto: primo parto o parti precedenti
Si può aver paura del parto se si sono avute esperienze traumatiche o comunque pesanti in parti precedenti, ma si può temere il travaglio e il parto anche se si vive questa esperienza per la prima volta, forse proprio perché non si sa a cosa si va incontro.
“Dal punto di vista psicologico, è un po’ come se la donna si trovasse nelle stesse condizioni di suo figlio che deve venire al mondo”, commenta Monica Grigio, psicologa e psicoterapeuta, Responsabile del Servizio di Psicologia Clinica Perinatale all’ospedale Buzzi di Milano. “Deve infatti attraversare una specie di prova, un passaggio obbligato. E per quanto possa cercare di arrivare preparata e di mettere a punto strategie per affrontarlo, un certo margine di incognite resta”.
Superare la paura
Per superare la paura del parto è utile scegliere l’ospedale dove andare a partorire, il ginecologo e l’ostetrica con cui ci si senta in sintonia e in confidenza, e su cui si ripone fiducia.
E’ importante che la donna si prenda cura di sé stessa e del suo corpo per tutto il periodo della gravidanza.
E’ inoltre importante condividere le proprie paure con le persone che si hanno vicine: il proprio compagno, la mamma e il ginecologo o l’ostetrica. Parliamo di ciò che ci fa paura, esprimiamo i nostri pensieri, emozioni e sensazioni, così riusciamo a comprenderli per arrivare al giorno del parto con una maggiore consapevolezza dei nostri vissuti interiori.
Come detto sopra, scegliamo un ambiente accogliente per partorire, e chiediamo la presenza di persone a noi fidate, questo ci aiuta ad essere più serene e rilassate.
Quando pensiamo al momento del parto non focalizziamoci solo sugli aspetti negativi e su ciò che potrebbe andare male. Dobbiamo avere fiducia in noi stesse e nelle nostre capacità, il nostro corpo è programmato per partorire. Assecondiamo l’istinto e facciamoci guidare da chi ci segue, come il ginecologo o l’ostetrica.
La tocofobia: quando la paura è eccessiva
Detto ciò, tutte le donne sono preoccupate per il parto, ma quando l’ansia e la paura sono eccessive è probabile che ci sia una problematica. Si parla di tocofobia quando si ha una paura patologica del parto.
La futura mamma probabilmente percepisce che il suo timore per il parto è eccessivo: non riesce più a godere dei bei momenti che la gravidanza porta con sé, ma pensa solo al momento del parto e affronta questo vissuto con angoscia.
Oltre che la donna stessa, potrebbero accorgersi del suo disagio le persone che la circondano, come la madre e il compagno, o il ginecologo o l’ostetrica da cui la donna è seguita. E’ infatti spesso il ginecologo che percepisce se c’è qualcosa che non va, quando già dalle prime visite la mamma lo riempie di domande, anche sul momento del parto che è ancora lontano. Il ginecologo potrebbe cogliere un campanello d’allarme se la donna ha pensieri che la preoccupano in merito al travaglio e al parto.
È importante in questi casi un lavoro di equipe: in questo modo le varie figure professionali riescono a creare una rete che sia di supporto ad una futura mamma, soprattutto nel momento in cui questa presenta qualche problematica o difficoltà.
Spesso è appunto il ginecologo che chiede l’intervento di uno psicologo se percepisce che qualcosa non va. A volte le donne pensano che non sia utile l’aiuto di uno psicologo, invece è importante far capire loro che bisogna guardare in faccia le proprie paure, per conoscerle e acquisirne consapevolezza. Frequentemente la paura del parto può essere dovuta a qualcos’altro, è quindi utile guardarsi dentro e conoscersi a fondo.
Probabilmente ti sei rivista in queste parole, anche tu hai paura del parto e non sai come affrontare queste emozioni, come accoglierle. Se senti la necessità di condividere i tuoi timori e le tue perplessità mi puoi contattare per una consulenza in studio o on-line.
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Fonti:
https://quimamme.corriere.it/parto/preparazione/parto-quando-la-paura-prende-il-sopravvento
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