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Vivere al tempo del coronavirus tra ansie e paure

da | Mar 27, 2020

Vivere al tempo del Coronavirus tra ansie e paure

Nel giro di qualche settimana siamo stati catapultati in una situazione, in un vissuto che probabilmente nessuno di noi avrebbe immaginato.

Siamo costretti in casa, possiamo uscire solo per cose urgenti e per comprare beni di prima necessità e fuori dalle nostre case c’è un nemico invisibile che si chiama coronavirus SARS-Cov-2.

Un virus invisibile che fa paura, perché è poco conosciuto e lascia nell’incertezza di quello che potrebbe succedere.

 

Il nostro vissuto tra mancanza di libertà, noia e solitudine

 

E’ cambiata la nostra routine, non andiamo più a lavoro (a parte qualcuno), bambini e ragazzi non vanno più a scuola: è stata effettivamente limitata la nostra libertà.

Non possiamo vedere familiari ed amici: siamo costretti nelle quattro mura domestiche con la nostra famiglia, a meno che non siamo soli.

 

Se si è soli probabilmente si soffre la solitudine, mentre se si vive in famiglia ci si deve adattare a convivere 24 ore al giorno con gli altri membri; in entrambi i casi sono varie le emozioni che si susseguono: ansia, paura, solitudine, rabbia, incertezza.

 

Queste convivenze forzate mettono a dura prova l’assetto della famiglia: in alcuni casi manca la privacy e si avrebbe il bisogno di evadere, almeno per un po’.

Non siamo abituati ad essere privati della nostra libertà, ma questo periodo probabilmente può insegnarci che non siamo padroni del mondo, ma che abbiamo dei limiti.

 

Si è preoccupati per il futuro, per quello che accadrà, per il lavoro. Proviamo paura e uno stato di       ansia proprio perché vi è incertezza per quello che verrà.

 

Ristabilire una nuova routine

 

E’ importante ristabilire una sorta di routine e non rimanere tutto il giorno in casa con il pigiama. Si ha la necessità di ritrovare e ridare un nuovo equilibrio alla nostra vita.

E’ vero che non uscendo e non andando a lavoro i giorni si possono confondere, ma cerchiamo sempre di far sì che la domenica per esempio sia il giorno di riposo; rispettiamo i ritmi.

 

Sia in tv che con il cellulare possiamo reperire moltissime informazioni sulla pandemia che ci ha colpiti, c’è un iperinformazione.

Per evitare che tutte queste notizie alimentino il nostro stato di ansia e paura, guardiamo le informazioni date dai telegiornali solo in determinate ore della giornata.

 

Se non possiamo lavorare da casa, cerchiamo di impiegare il nostro tempo in modo proficuo.

Quante volte abbiamo rimandato delle cose da fare? Ora è arrivato il momento di farle: sistemare qualcosa in casa, dedicarsi ad un progetto o ad una passione per cui prima non avevamo tempo.

 

Leggiamo, facciamo attività fisica, ascoltiamo musica, alimentiamo la nostra creatività; anche cucinare è un modo per trascorrere le nostre giornate ed è una coccola per il nostro benessere psicologico.

 

Se abbiamo figli piccoli, approfittiamo di questi momenti, giochiamo con loro e riscopriamo delle semplici attività che spesso si danno per scontate.

 

Nella nuova modalità delle nostre giornate possiamo provare dei momenti di noia in cui non sappiamo cosa fare.

Invece di riempire tutto il nostro tempo, cerchiamo di calarci nella noia. Se ci pensiamo, nella vita di tutti i giorni, noi non ci concediamo di annoiarci. Questo perché la noia ci mette in contatto con noi stessi e col nostro mondo interiore.

Se ci capita di annoiarci allora, non cerchiamo di riempire quel tempo con qualcosa da fare, annoiamoci, ascoltiamo il nostro mondo interiore: la nostra mente e il nostro corpo ne gioveranno.

In base ad alcuni studi provare noia stimola la nostra creatività e il nostro estro.

 

Dobbiamo fare i conti con la solitudine

 

E la solitudine? Come accennato sopra, chi vive solo può provare solitudine, ma anche chi vive con la propria famiglia può avvertire questo stato d’animo.

Si può pensare a tutti i fidanzati che non vivono insieme, che probabilmente in questo periodo non si possono vedere, vivono tante sensazioni particolari.

Manca il partner, si può contattare telefonicamente o con videochiamata, ma certamente non è come vederlo di persona.

Probabilmente anche i fidanzati provano solitudine e si sentono soli nell’animo.

Mancano gli abbracci dei partner, degli amici, dei nonni, dei genitori. Sentiamo tutti che ci manca qualcosa e ci sentiamo tutti un po’ soli.

 

Al di là del coronavirus

 

Tutti usciremo da questa condizione, nella speranza che questa esperienza insegni ad ognuno di noi qualcosa.

A comprendere che non siamo sempre liberi di fare ciò che vogliamo e che dobbiamo ridurre la nostra onnipotenza come esseri umani.

Forse capiremo che non possiamo dominare la natura, ma che, volenti o nolenti, dobbiamo stare alle sue regole.

Impareremo ad apprezzare le cose che fino ad ora davamo per scontate, ma che ora ci mancano: un abbraccio, un’uscita a cena in compagnia, l’avere un lavoro che fino a ieri davamo per assodato, le piccole attività del quotidiano che facevano bene alla nostra mente e al nostro corpo.

 

Questa situazione, legata al coronavirus, non durerà per sempre, ma per qualche settimana sarà così. Tutti dentro di noi abbiamo una forza, una forza interiore che ci aiuta nei momenti di difficoltà, una grande risorsa che ci fa vedere oltre le complessità che la vita ci presenta.

 

Grazie a questa forza interiore, alle risorse che la psiche ci offre, riusciremo ad uscire da questo stato, e torneremo alla vita, che non sarà sicuramente più come prima.

 

Se non dovesse essere così o senti già che pensi di non farcela da solo a superare questo periodo, mi puoi contattare per una consulenza on-line.

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